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La fantascienza lo racconta da decenni. La filosofia lo immagina da secoli, così come le tradizioni popolari e letterarie più lontane. È l'uomo macchina, o macchina uomo, ibrido ineffabile, mostro foriero d'inquietudine, per alcuni, chimera splendida e lontana per altri: limite invalicabile dell'umano, e summa luminosa della sua hybris tecnica e culturale. Dal golem ai replicanti di Philip K. Dick, dall'homme machine ai computer quantistici, passando attraverso cibernetica e neuroscienze, cyborg e individui virtuali, "Noi, Robot" è un libero percorso storico, filosofico e scientifico affrontato con l'aiuto dell'immaginazione e con il passepartout imprescindibile della fantascienza a rendere possibile un volo altrimenti precluso. Partendo da un quesito colossale - le macchine, un giorno, saranno umane? - alla scoperta di un lento, inarrestabile, tragico e sorprendente avvicinamento reciproco tra uomini e robot.